Origine
Tutti gli esperti concordano nel dire che gli antenati del popolo malese hanno creato e usato il Pencak Silat come tecnica di difesa personale fin dai tempi preistorici.
Ispirati (nella creazione delle tecniche e degli stili del Pencak Silat) dalla natura circostante, dal modo di combattere degli animali e dai fenomeni naturali che si sono loro presentati nel quotidiano, acquisendo così una conoscenza per mezzo della quale gli appartenenti ai vari gruppi tribali riuscirono a contenere i numerosi pericoli circostanti.
Nei secoli seguenti questi movimenti, inizialmente imitativi, sono stati studiati e adattati alle nuove situazioni fino a trasformarsi in un completo sistema di difesa personale e strumento di evoluzione spirituale. Nei tempi moderni lo sviluppo dell’aspetto sportivo “Olah raga” ha trovato grande interesse fra il pubblico giovanile.

Evoluzione
Nel corso dei secoli attraverso il loro sviluppo sociale e culturale, il gruppo etnico malese ha avuto modo di assorbire numerose influenze straniere, fra queste ricordiamo le religioni e filosofie indù, buddista e islamica, che in tempi e luoghi diversi hanno regolamentato e portato armonia nella vita sociale di questi popoli del sud-est asiatico. I valori etici e morali portati da queste filosofie sono di fatto diventati parte integrante delle arti marziali autoctone più evolute, dove alla pratica del combattimento per la sopravvivenza veniva affiancata l’educazione a un carattere nobile e a un giusto e sano atteggiamento mentale.
Nel tempo in cui i popoli malesi erano sotto l’autorità delle potenze coloniali straniere, l’insegnamento del Pencak Silat, che era da queste considerato un mezzo per far crescere lo spirito nazionalistico, fu prima limitato e poi proibito. Ma come sempre accade in questi casi, la pratica del Pencak Silat proseguì segretamente.
In seguito durante l’occupazione giapponese (seconda guerra mondiale), per ottenere il supporto dell’Indonesia nel conflitto contro le potenze alleate, il Giappone permise al popolo di praticare la propria cultura marziale liberamente facendo sì che il PS riprendesse a diffondersi ampiamente. Per poi continuare a svilupparsi in modo ancor più rapido quando, dopo la fine del colonialismo e la nascita dei Paesi indipendenti, furono istituite le prime organizzazioni nazionali dedicate al PS. Nel corso degli anni questa affascinante disciplina iniziò a diffondersi anche fuori dai Paesi di origine.
Oggi l’organizzazione ufficiale più alta di tutela e sviluppo del Pencak Silat nel mondo è la Federazione Internazionale PERSILAT, poi ci sono le Federazioni continentali e quelle nazionali. Nel nostro caso la EPSF (European Pencak Silat Federation) e l’AIPS (Associazione Italiana Pencak Silat).

Generi di scuole
Nel corso dei secoli all’interno del PS si sono sviluppati centinaia di stili e sotto-stili originati in e da diverse circostanze e trasmessi con differenti modalità. Viene fatta una distinzione tra stili di Pencak Silat classici e moderni. Gli stili classici tendono a preservare l’autenticità del PS tradizionale escludendo influenze straniere. Esempi di stili tradizionali originali li possiamo trovare a Sumatra occidentale nel “Silek Tuo” letteralmente “Silat antico” a Giava nel “Setia Hati” che si traduce con “Cuore fedele”.
Ci sono due categorie di stili moderni: quelli aperti alle influenze di altre discipline marziali e stili che sono stati completamente sviluppati di recente. In entrambi i casi l’attenzione viene posta principalmente sull’aspetto fisico della disciplina: tecniche di autodifesa, espressione artistica dimostrativa, competizioni sportive.
Fra gli stili moderni e progressisti riconosciuti dalla Federazione Indonesiana troviamo ad esempio il Merpati Putih (Colomba bianca), il Tapak Suci (Luogo sacro) e il giavanese “Keluarga Pencak Silat Nusantara” (Famiglia Arti Marziali Arcipelago).